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Viaggi durante le feste natalizie, le regole per spostarsi senza sorprese

Martedì, 30 Novembre 2021. Nelle categorie Primo Piano, Eventi, Notizie

Viaggi durante le feste natalizie, le regole per spostarsi senza sorprese

Le restrizioni si applicherebbero in Italia qualora una regione dovesse diventare rossa

Si avvicinano le festività natalizie: il desiderio di divertirsi ed evadere per qualche giorno dalle nostre città è latente dopo il lockdown generalizzato dello scorso anno. Alla luce dell'aumento dei contagi in Italia ed Europa e della nuova variante Omicron, come faremo a viaggiare?

Quali sono le retrizioni in Italia
Chi volesse spostarsi nel nostro Paese potrà farlo liberamente fin quando i "colori" delle regioni rimarranno quelli attuali. Le restrizioni si applicherebbero qualora una regione dovesse diventare rossa: come siamo stati abituati, a quel punto sarebbero vietati tutti gli spostamenti anche all'interno del proprio Comune di residenza se non per movitidi salute o necessità (alimentare). Al momento, per fortuna, è un'ipotesi remota anche se sta per diventare realtà il passaggio del Friuli Venezia Giulia in zona gialla che, però, non comprometterà alcuno "scambio" o viaggi tra regioni diverse.
Cosa accade se si viaggia in Europa
Per entrare in Francia vale il green pass: nel territorio francese si può circolare senza mascherine (a meno che non ci siano assembramenti) ma è sempre obbligatorio il certificato verde o il "pass sanitarie" per entrare nei cinema, musei, teatri e ovviamente anche nei bar e ristoranti. Il pass verrà richiesto nel momento in cui ci si imbarca su aerei, treni e autobus ma anche per una visita medica o per entrare nei centri commerciali.

Come andare in Austria e Germania
Come ci siamo occupati sul Giornale.it, l'Austria sta vivendo un lockdown generalizzato di tre settimane iniziato il 22 novembre che finirà il 12 dicembre. Per visitate Vienna o andare a sciare sulle montagne austriache sarà necessario, come sempre, il green pass oppure un test molecolare che dimostri di essere negativi al Covid effettuato nelle 72 ore precedenti: chi non ne sarà in possesso dovrà effettuarlo entro 24 ore dall'ingresso nel Paese. Al momento, nessun obbligo di quarantena se si viene da aree considerate a basso rischio come l'Italia.

La contagiosissima Germania ha regole molto simili a quelle austriache appena elencate: obbligo di green pass dai 12 anni in su e "ciclo vaccinale" per chi ha almeno una dose di vaccino ma dal quattordicesimo giorno, non prima. Al solito, chi ha deciso di non vaccinarsi può accedere con un tampone negativo nelle 48 ore precedenti (antigenico) o 72 ore ma in quel caso è necessario il molecolare. La novità è la regola della 2G: accesso a luoghi chiusi soltanto ai vaccinati o ai guariti. La decisione spetta ai singoli Land tedeschi (stati federali). In quelli in cui la circolazione è molto alta potrebbe scattare il "2G plus" con ulteriori restrizioni come l'obbligo di mascherina o un tampone negativo.

Cosa succede in Spagna e Portogallo
Chi volesse viaggiare in territorio spagnolo, farà bene ad informarsi settimanalmente così come deciso dal governo locale che pubblica ogni 7 giorni la lista aggiornata per chi proviene da un territorio straniero. La lista si può consultare sul sito della Farnesina "Viaggiare sicuri", costantemente aggiornata con le ultime novità che rigurdano anche tutte le altre aree europee e mondiali. Per il Portogallo, invece, valgono le regole base: green pass o ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (prima dose) o guarigione dal Covid entro 180 giorni; tamponi negativi 48 o 72 ore prima dell'imbarco ma potrebbe essere richiesto un test anche nel momento dello sbarco in territorio portoghese. L'obbligo del green pass, però, non c'è nei ristoranti negli alberghi, nei casinò e neanche se si decide di andare in palestra o in qualche Spa mentre l'uso della mascherina è obbligatorio sui trasporti pubblici, negli ospedali, nelle case di riposo e nei luoghi che ospitano spettacoli di intrattenimento e eventi.

Come si fa ad andare in Gran Bretagna
Situazione diversa nell'ex Ue, il Regno Unito: bisogna aver completato almeno una parte del ciclo vaccinale (14 giorni) e non essere transistati da Paesi considerati in lista rossa nei 10 giorni precedenti l'ingresso nel territorio inglese. In quel caso, però, bisognerà effettuare un tampone entro 48 ore dall'arrivo, compilare un "passenger locator form" con gli estremi della prenotazione del tampone. È ovvio che la regola del green pass vale sempre. Se non si farà secondo le regole bisognerà rimanere in isolamento fino a quando non ci sarà il risultato del tampone negativo (che si riceverà in 48 ore).

I "corridoi" Covid free
Se organizzati da tour operator, non ci sono restrizioni se si decide di andare nei posti caldi e da sogno che piacciono a milioni di italiani: stiamo parlando delle Maldive, Mauritius e Seychelles; Aruba, Repubblica Dominicana e Egitto. Però, al rientro, l'Italia richiede il modulo che abbiamo visto prima per entrare in Regno Unito (Passenger Locator Form) e un test rapido o molecolare (negativo) da effettuare 48 ore prima del rientro nel nostro Paese.

I Paesi "vietati" in Italia
Al contrario, quali sono i Paesi di cui adesso l'Italia ne vieta l’ingresso? In pratica, tutti quelli in cui la variante Omicron circola maggiormente: Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, Malawi. Al momento, invece, Israele, Giappone e Marocco hanno deciso di chiudere le frontiere a tutti gli stranieri e preservare il loro momento "tranquillo" dal punto di vista epidemiologico.