La cantante ha raccontato in un'intervista la reazione alla diagnosi di cancro al seno e come ha affrontato questo momento
Valeria Solesin, camera ardente a Venezia
Valeria, l'unica vittima italiana degli attentati di Parigi morì tra le braccia del fidanzato
Camera ardente aperta anche questa mattina per accogliere tutti quelli che con la tristezza nel volto e nell'animo, hanno voluto porgere un ultimo saluto a Valeria Solesin. Le porte del municipio nella sede di Ca' Farsetti si sono riaperte questa mattina per garantire ai veneziani e non solo di stringersi ancora alla famiglia dell'unica vittima italiana della strage di Parigi. Oltre quattromila persone si sommano a quelli che arrivano silenziosi, qualcuno con un fiore, qualcuno lasciando un pensiero nel libro delle condoglianze, qualcun altro assorto per una preghiera o un segno di croce. Una partecipazione quasi tutta di gente comune, commossa e sentita, un lento pellegrinaggio alla camera ardente di Valeria Solesin, uccisa a 28 anni dai terroristi al teatro Bataclan. Domani i funerali di stato saranno celebrati in Piazza San Marco a Venezia. Secondo dichiarazioni del fidanzato, Valeria sarebbe morta tra le sue braccia dissanguata da un colpo inflitto dai terroristi in pieno volto, lui si è finto morto per poi scappare quando sono entrate le teste di cuoio.