La cantante ha raccontato in un'intervista la reazione alla diagnosi di cancro al seno e come ha affrontato questo momento
Oscar 2020: vince "Parasite", prima volta per un film straniero
Joaquin Pheonix e Brad Pitt miglior attori, Renee Zellweger e Laura Dern migliori attrici
È il sudcoreano Parasite il miglior film di quest'anno, grande sorpresa finale che segna una prima volta assoluta per un film non in lingua inglese nella storia dell'Academy. Consegnato dalla grandissima Jane Fonda, a cui è stata tributata la standing ovation del Dolby Theater, il premio è andato a tutto il cast del film che ha incassato quattro pesantissimi riconoscimenti: miglior sceneggiatura, miglior film internazionale, miglior regia, e miglior film. Il film di Bong Joon-ho, già vincitore della Palma d'oro a Cannes, è una commedia nera che racconta la lotta di classe giocata sui diversi piani di una casa borghese dove - come diceva il suo regista nella nostra intervista - "non ci sono nè buoni nè cattivi". Dopo ottimi incassi è tornato nelle sale italiane in questi giorni.
Tra l'altro in questa vittoria c'è anche un pezzetto di Italia, dal momento che nella colonna sonora del film c'è "In ginocchio da te" di Gianni Morandi, che infatti faceva il tifo per il film sudcoreano.
I quattro migliori attori si sono confermati quelli delle previsioni: Joaquin Phoenix, premiato per la sua incredibile performance in Joker, Renée Zellweger, con il ruolo di Judy Garland in "Judy" di Rupert Goold ha portato a casa il secondo Oscar della carriera, Laura Dern e Brad Pitt, hanno conquistato la statuetta come miglior attrice e attore non protagonisti. Sconfitto Martin Scorsese e il suo The Irishman, tre statuette per il film bellico di Sam Mendes 1917 tutte in ambito tecnico però: miglior fotografia, migliori effetti speciali e miglior montaggio sonoro e due al C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino. Una serata piena di musica, momenti emozionanti con Billie Eilish, Elton John, Cynthia Erivo, politica praticamente assente, qualche battuta sulla mancanza di donne registe candidate e di afroamericani ma in generale una cerimonia scivolata via velocemente senza incidenti.