La cantante ha raccontato in un'intervista la reazione alla diagnosi di cancro al seno e come ha affrontato questo momento
Oggi è la Giornata Nazionale dell'Abbraccio: abbracciamoci di più e più forte
Quest’anno si è presentata subito dopo il Blue Monday
Leggenda narra che i dinosauri si siano estinti perché nessuno li accarezzava. E se fosse davvero così? I benefici degli abbracci sono scientificamente provati: il respiro si sincronizza, il battito cardiaco diminuisce e i neurotrasmettitori procurano un senso di appagamento. Studi scientifici dimostrano che abbraccio batte bacio. Quindi abbracciamoci. Oggi più che mai!
Non è un caso che a metà strada tra la fine delle festività Natalizie e San Valentino, sia collocato il National Hugging Day, la giornata internazionale degli abbracci. Istituita circa trent’anni fa, nel Michigan, dal reverendo Kevin Zaborney, il quale pensò, e pensò bene, che in questo periodo dell’anno, fatto di cieli grigi e giornate corte, fosse necessario un antidoto alla tristezza, una magia, una soluzione pratica per risvegliare le anime e i corpi.
Il National Hugging Day venne esportato in tutta l’America e poi oltre oceano, per arrivare fino a noi, dove quest’anno si è presentato subito dopo il Blue Monday. E se il terzo lunedì del mese di gennaio è sempre il giorno più triste dell’anno, oggi martedì è il suo antidoto, perché pare che non ci sia niente di meglio di un abbraccio per cacciar via la tristezza.
Sono tanti gli studi che asseriscono come abbandonarsi tra le braccia dell’altro stimoli il rilascio di ossitocina, che negli ultimi anni si è guadagnata l’appellativo di ormone dell’amore e del benessere.
Abbracciate gente, abbracciate. Perché un abbraccio non costa niente e fa star bene chi lo da e chi lo riceve. Lo sappiamo, eppure troppo spesso si finisce con il trascurare questi gesti, sopratutto in età adulta. Avere chiaro il benefico effetto di un abbraccio potrebbe stimolare anche i più rigidi a lasciarsi andare in lunghi e amorevoli abbracci.