Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Marco Mengoni esce «Materia - Terra»: «Un disco sulle mie radici»
Tra i brani ci sono anche dei featuring con Madame e Gazzelle
Un ritorno alle proprie origini artistiche, riscoprendo il piacere di riappropriarsi del calore della musica, quella suonata davvero. E' questo "Materia (Terra)", il primo capitolo dell'ambiziosa opera in tre cd che segna il ritorno di Marco Mengoni. Un capitolo dalle forti tinte black. "Non so se è bello o brutto, perfetto o imperfetto, ma è giusto. È quello che volevo". Iniziando da Proibito, la canzone più intima della storia del cantautore ed è una delle nove tracce, poche per la verità ma c’è un motivo, di Materia (Terra) il nuovo album che esce oggi. Il pezzo è un racconto che spiega in prima persona l’amore dell’uomo per l’uomo «Il nostro deve essere amore perché è proibito/Vorrei dirti che non posso ma non ho più armi con te/Spero tu possa sentirti libero di aspettare, spero domani tu possa innamorarti».
Marco, incontrato qualche giorno fa, lo racconta così: «Mi sono superato con una bellissima scrittura e come tutto il disco parla di una relazione che a volte cade nei cliché e si nasconde dietro la debolezza. Ci ho messo anche un messaggio vocale estrapolato dai messaggi che mi ero scritto durante le mie elucubrazioni notturne. Erano inviati a me stesso: lasciati dietro le paure per vivere e costruire un amore. I miei ascoltatori hanno la facoltà di usare il click dei like e il click dei dislike: decidano loro. Vorrei che tutti quelli che vivono un rapporto di sentimento lo facciano senza finzioni o paure».
Il nuovo lavoro è solo l’inizio della trilogia Materia, un percorso in tre album che si svilupperanno nei prossimi anni. Tra i brani ci sono anche dei featuring con Madame e Gazzelle e non mancano i singoli già pubblicati Cambia un uomo e Ma Stasera; mercoledì, a un secret party con pochissimi invitati per restrizioni Covid, Mengoni ha presentato dal vivo per la prima volta anche gli altri sette inediti del disco.
Per lanciare il disco il cantautore ha organizzato tre serate in uno speakeasy, riprendendo la tradizione dei locali segreti in cui durante gli anni del proibizionismo si potevano bere alcolici. In questo caso la protagonista era la musica, con lui impegnato a suonare tutto l'album dall'inizio alla fine con una band di nove elementi ad alto tasso soul: una performance live in cui le canzoni sono uscite ancora più calde, concrete e materiche, riportate alla loro essenza più pura. Di un disco che comunque è un deciso cambio di passo nella visione di Mengoni, da sempre molto autocritico sul proprio operato. Non questa volta: "Non so se è bello o brutto, perfetto o imperfetto, ma è giusto. È quello che volevo. In questi due anni non ho perso nessun pezzo ma è entrato tutto quello che voleva entrare".