Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Jacobs un passo in avanti, guarito dalla lesione alla coscia ma gli Europei restano una incognita
“Ancora presente un lieve edema”
Un anno fa Marcell Jacobs si sentiva il re del mondo, giustamente. Erano i tempi dell'incredibile medaglia d'oro sui 100 metri conquistata a Tokyo in una Olimpiade straordinaria per l'azzurro che poi bissò con la 4×100 il gradino più alto del podio. Oggi, a distanza di 12 mesi, per il campione italiano è tempo di amari bilanci con un 2022 che si è rivelato fin qui fallimentare, tra promesse mancate, infortuni continui e l'immancabile voglia di sfidare tutto e tutti, per primo l'avverso destino.
La voglia e il carattere sono gli stessi intravisti in Giappone, così come la mentalità e la preparazione volta a non lasciare alcunché a margine. Eppure, per Marcell Jacobs, e l'Italia della velocità, l'amarezza è tangibile a distanza di un anno dal trionfo che tanto fece arrabbiare il mondo dell'atletica avversaria. Non c'è stato spazio per esprimersi al meglio, dovendo lottare più che con gli altri atleti in pista, con i problemi fisici che lo hanno accompagnato, in un costante calvario che ha provato a nascondere davanti all'ambizione di esserci, ma che l'ha penalizzato.
Quasi nulla la preparazione per i Mondiali di Eugene, dove si è tristemente ritirato dopo la prima batteria, una manciata di apparizioni più per orgoglio che altro dallo scorso maggio, prima e dopo la lotta costante ai problemi muscolari. Eppure Jacobs quando ha potuto ha dimostrato di esserci: agli assoluti di Rieti – in precarie condizioni – si è preso il titolo italiano, prima ancora – senza infortuni – l'oro e il record sui 60 metri indoor a Berlino. Ma è dal 6 maggio che non più lui, da quando un virus gastrointestinale lo ha costretto a dare forfait per il meeting di Nairobi. A seguire sono arrivati il 23 maggio una distrazione al bicipite sinistro che gli ha fatto saltare l'appuntamento con il Golden Gala saltato, poi il 30 maggio un fastidio al gluteo che gli ha impedito di partecipare alla Diamond League a Stoccolma. Infine, il 16 luglio l’ultimo problema ai Mondiali di Eugene, quando la lesione in via di cicatrizzazione del grande adduttore destro lo ha fermato dopo la batteria.
Oggi, la nuova sfida si chiama Europei di Monaco, il prossimo 15 agosto. Mancano due settimane e per Jacobs è ripresa la rincorsa alla miglior forma fisica. Non facile anche se lo spirito di sempre è quello del combattente, che ricerca anche nel trionfo olimpico ulteriori energie di rilancio e rivincita: "1 agosto 2021, esattamente un anno fa, a Tokyo, in pochi istanti ho realizzato quello che pochi si sarebbero aspettati. Riguardandomi indietro è stato un anno pieno di alti e bassi" ricorda Jacobs sui social "ma ora sto tornando più forte che mai! Non smetterò mai di sorprendervi, alla prossima".