Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Fisichella-Barrichello spettacolari a Vallelunga guidano la Ferrari 488GT della Scuderia Baldini
Mercoledì, 22 Giugno 2022. Nelle categorie Primo Piano, Sport, Notizie
Tutto è nato da un incontro tra Rubens e Fabio Baldini in quel di Monza per la prima della Serie Sprint
I detti paesani, la matematica e la passione sono sempre correlati tra loro. Facciamo un esempio usando 'gatta ci cova', oppure '1+1=2' e Ferrari.
Possiamo aggiungere le variabili, nelle persone di Fabio Baldini, Giancarlo Fisichella e Rubens Barrichello. E desso andiamo a svolgere il compito.
Il solstizio d’estate 2022 ci ha regalato una bella sorpresa, il teatro dell’evento è stato l’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga.
Si tratta di un evento vero e proprio, con Rubens Barrichello tornato alla guida di una Ferrari da corsa dopo 17 anni; il pilota brasiliano è stato pilota ufficiale della Scuderia di Maranello dal 2000 al 2005, sei stagioni.
Dati alla mano, la bibbia della F1 ci riporta ben 326 GP con 322 partenze, record di GP disputati detenuto per dodici anni, 11 vittorie e 68 podi, a completamento ci sono le 14 pole position.
Rubens discende da immigrati italiani, i nonni erano della provincia di Treviso. Il test di Vallelunga è stato partorito dalla mente geniale di Fabio Baldini, grande appassionato e Team Owner della Scuderia Baldini con la quale ha vinto quattro titoli nel Campionato Italiano Gran Turismo, sempre a lui si deve l’arrivo di Jacques Villeneuve, lui le chiama “le mie pazzie”.
Tutto è nato da un incontro tra Rubens e Fabio in quel di Monza per la prima della Serie Sprint, il brasiliano segue il figlio Eduardo che corre nella Formula Regional by Alpine con Arden Motorsport.
Una telefonata tira un’altra e alla fine è nata questa splendida “avventura”. A Vallelunga era presente il “padrone” di casa, amico di Rubens e di Fabio (ormai di casa nel Team), Giancarlo Fisichella, oltre ad Eduardo.
Un momento speciale, soprattutto rivedere Rubens al volante di una rossa, macchina mai vista e mai visto a Vallelunga. Diversi per il brasiliano, in fondo conta poco il numero, il risultato è stato che... si è divertito molto, ma è andato veramente forte, abbassando costantemente il tempo, risultando in linea con il compagno.
Un campione è un campione, dentro e fuori dalla pista, e Rubens lo è sicuramente. Il brasiliano si è subito adattato alla 488 GT3 della Scuderia Baldini che nell’occasione sfoggiava una livrea rossa, l’immancabile #27 e del bianco che ricorda le rosse guidate nel periodo ferrarista da Rubens.
"Sono felice di questa esperienza, nata per caso a Monza. È stato bello rimettersi alla guida di una Ferrari da corsa dopo tanto tempo, mi sono adattato subito a tutti quei pulsanti nuovi", ha detto Barrichello, che come detto prima, è andato forte.
Per Fisichella è stato un ritorno in famiglia: il romano da diverse stagioni collabora con la Scuderia Baldini, un rapporto che va oltre la pista.
Giancarlo si è “sgranchito” con pochi giri, più che altro il test è servito a ritrovare un amico di vecchia data, dividere la macchina con un altro pilota di F1. Rapporti veri che durano nel tempo, la F1 che tutti vogliono.
“È stato bello rivedere Rubens e dividere la macchina. Si è subito adattato a tutto, dalla vettura al circuito", commenta 'Fisico'.
"Sono contento di aver ritrovato la Scuderia Baldini e Fabio a cui sono molto legato".
A questo punto dobbiamo attendere di vedere se la formula espressa all’inizio ci regalerà quello che tanti vorrebbero: rivedere entrambi su una Ferrari.
(Fonte: Stefano Reali per Motorsport.com)