Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Fendi e Croce Rossa Italiana insieme nella campagna sensibilizzazione donazione sangue
Una combinazione che si ripette per la seconda volta nei pressi del Palazzo della Civiltà Italiana
La donazione è importante, il nostro sangue si rigenera e conferisce nuova linfa all’organismo, mentre per quello raccolto, inizia un percorso nuovo e torna in movimento per raggiungere chi ne ha più bisogno, grazie alla generosità dei donatori volontari. Croce Rossa in collaborazione con Fendi ha promosso questa mattina, la campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue a tutti i cittadini che abitano o lavorano nei pressi del Palazzo della Civiltà Italiana.
Noto anche come "Colosseo Quadrato" nel 2015 Fendi ha trasferito il proprio quartier generale all'interno di questa struttura, tra le più emblematiche della Roma moderna, aprendo così il Palazzo al pubblico.
La collaborazione tra Croce Rossa e Fendi nasce da iniziativa tra un volontario CRI, dipendente del noto brand e la necessità del marchio di promuovere la donazione di sangue, considerando che molti dei propri collaboratori sono interessati a tale proposito. Una combinazione che si ripette per la seconda volta nella capitale. Il programma di oggi prevedeva in maniera straordinaria, una visita dermatologica eseguita dall'Istituto Dermatologico Italiano. Ogni donatore dopo aver fatto il prelievo si è sottoposto a uno screaning dei nei, molto importante per la prevenzione di possibili tumori.
La raccolta sangue è una nobile iniziativa per molti motivi: "Un modo per sensibilizzare le persone e la popolazione, soprattutto al fatto che il sangue è una cosa vitale, fondamentale e non producibile in laboratorio, quindi è rilevante che ogni persona dia il suo piccolo contributo", ha detto una giovane volontaria CRI.
Il progetto "Uno porta un altro" di Croce Rossa Italiana è stato organizzato dal Comitato di Colli Albani (Marino), affiancato dal Comitato IX e Area Metropolitana di Roma Capitale, per continuare a promuovere la diffusione della cultura della donazione su tutto il territorio.
Chi è interessato a donare il sangue, oltre a essere magiorenne e pesare almeno 50kg, deve essere in salute. Prima del prelievo si esegue un esame preventivo dove vengono presi i parametri fondamentali. Poi c'è il dottore che fa una serie di domande in cui ognuno deve dare delle risposte e in base a queste si può o no donare. Non a tutti è permesso, ad esempio chi è appena tornato da un viaggio in Sud America, deve aspettare 6 mesi oltre che fare un esame della malaria.
La donazione di sangue è un atto di forte responsabilità, che permette di essere vicini alla collettività e ai pazienti che hanno bisogno delle trasfusioni per vivere, un giorno noi possiamo essere "quel" paziente. Donare sangue è donare vita, #donachetiritorna.