• Mistero su Gene Hackman trovato morto in casa con la moglie e il loro cane

    Secondo quanto dichiarato dallo sceriffo della contea, non c'erano segni evidenti che riportassero a un atto criminale

  • Da Elton John a Paul McCartney diversi artisti inglesi contro AI nell'album

    Star britanniche sul piede di guerra per l'uso indiscriminato dell'Intelligenza Artificiale nella musica

  • All’Eurovision per l’Estonia il rapper presenta un brano che parla degli stereotipi del Bel Paese

  • Olly vince Sanremo 2025 ma è indeciso sulla partecipazione all'Eurovision

    Se il cantante dovesse decidere di non andare a Basilea, il testimone passerebbe a Lucio Corsi

Fabri Fibra condannato per diffamazione

Venerdì, 01 Luglio 2016. Nelle categorie Primo Piano, Musica, Notizie

Fabri Fibra condannato per diffamazione

"A me di te" del rapper considerata disonorante

Fabri Fibra è stato condannato per diffamazione. «La canzone “A me di te” del rapper offende la reputazione del cantante Valerio Scanu», ha sentenziato il tribunale di Milano, che per questo brano, tratto dall’album «Guerra e pace», ha obbligato l’artista a pagare una multa e versare un anticipo di risarcimento di circa 20mila euro al collega ex talento di Amici.

In «A me di te», uscita nel febbraio 2013, il rapper ha usato parole pesanti, con tanto di allusioni sessuali certamente diffamatorie nei confronti di Scanu e tali da far ritenere giusta una condanna.

Il legale di Fibra ha tenuto a giustificare così la posizione del suo assistito, come riporta Repubblica: «Un linguaggio esplicito e il ricorso a immagini forti sono elementi essenziali del rap e contribuiscono addirittura a determinarne il messaggio e la cifra artistica». Gli avvocati di Scanu hanno invece commentato: «Le espressioni utilizzate dal cantante Fabri Fibra sono diffamatorie in maniera oggettiva, come ha stabilito il giudice. Ed è la prima sentenza in Italia che vede la condanna per diffamazione di un cantante di musica rap. La musica è libertà, ma insultare squallidamente una persona non è musica e non è arte. Ognuno è libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, non di offendere e diffamare una persona».