Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Ciclismo in lutto: Davide Rebellin è morto investito da un camion
L'incidente a Montebello, l'ex corridore aveva 51 anni
Il mondo del ciclismo sotto shock per la scomparsa di Davide Rebellin. L'ex corridore 51enne era in sella alla sua bici ed è stato travolto da un camion a Montebello Vicentino (Vicenza). Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo pesante uscendo dal vicino svincolo autostradale ha colpito il veronese che è morto sul colpo. L'autista, che non si sarebbe accorto dell'impatto, non si è fermato e i carabinieri sono al lavoro per rintracciarlo.
Rebellin ha corso la sua ultima gara da professionista il 16 ottobre scorso sulla strade di casa alla Veneto Classic. Le stesse strade dove oggi ha perso la vita per colpa di un incidente mentre si stava allenando.
L'AUTISTA DEL CAMION NON SI E' FERMATO
L'autista del camion che ha travolto e ucciso Davide Rebellin non si è fermato a prestare i primi soccorsi al ciclista. Secondo quanto si apprende il mezzo sarebbe uscito da una rotatoria della SR11 nei pressi del ristorante-albergo La Padana (ad un chilometro circa dal casello di Montebello della A4) colpendo il ciclista che è deceduto all'istante. I Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente e per rintracciare l'autotrasportatore. Ancora non è chiaro se si sia accorto dell'impatto con il ciclista oppure no.
Sono stati 103 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane nei primi otto mesi dell'anno nell'immediatezza dell'incidente, cui si debbono aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero. Sono i dati forniti dall'Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), dopo la morte in Veneto dell'ex campione Davide Rebellin, travolto in bici da un camion. Un incidente, ricorda l'Asaps, che sembra la fotocopia di quello in cui morì nel 2017 Michele Scarponi. "La scia di sangue sulle strade - commenta il presidente Giordano Biserni - purtroppo continua, con una particolare crudeltà anche per i ciclisti".
LA CARRIERA DI REBELLIN
Professionista dal 1992 al 2022, Rebellin era uno specialista delle classiche, in carriera ha vinto un'edizione dell'Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d'Italia. Dopo una buona carriera da dilettante, medaglia d'argento ai campionati del Mondo. Nel 1992 è l'uomo di punta della nazionale italiana ai Giochi olimpici di Barcellona, ma corre in appoggio del compagno di squadra Fabio Casartelli che vince la medaglia d'oro. Esordisce da professionista dopo i Giochi olimpici, con un brillante nono posto al Giro di Lombardia e coglie il primo successo da professionista l'anno successivo, vincendo la classifica finale della Hofbrau Cup, breve gara a tappe tedesca. Dopo un paio di anni in sordina, si mette in luce nel 1996 al Giro d'Italia, dove trionfa nella tappa con arrivo a Monte Sirino e veste la maglia rosa indossandola per sei giorni consecutivi. Sesto nella classifica finale di quel Giro, si ripeterà con una buona prestazione alla Vuelta a España, che concluderà al settimo posto.
Nel 1997 sigla una prestigiosa doppietta, vincendo nel giro di pochi giorni la Clásica San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera a Zurigo sfruttando la condizione raggiunta al termine della Grande Boucle, suo principale obiettivo della stagione. Cosi', ormai trentenne, dopo diverse stagioni in cui avrebbe potuto vincere molto di più, si specializza finalmente nelle gare in linea e nelle brevi corse a tappe conquistando la Tirreno-Adriatico 2001. Nel 2004 è protagonista di una stagione che lo vede vincente in Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi: diventa così il primo ciclista capace di conquistare le tre classiche delle Ardenne in una sola settimana. Nel 2007 la campagna delle Ardenne lo vede nuovamente protagonista: secondo, primo e quinto posto rispettivamente ad Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Onora poi l'ottava maglia azzurra ai campionati del mondo di Stoccarda, riuscendo a piazzarsi in sesta posizione.
Nel 2008 conquista la sua prima Parigi-Nizza e l'anno successivo vince per la terza volta la Freccia Vallone. Il 9 agosto 2008 ai Giochi olimpici di Pechino, nel giorno del suo trentasettesimo compleanno, si aggiudica la medaglia d'argento nella prova in linea. Medaglia poi revocata per una positività al doping, in particolare al Cera. Dopo sette anni, il 30 aprile 2015, venne assolto dalle accuse di doping ed evasione fiscale in quanto "il fatto non sussiste". Il 27 aprile 2011, al termine dei due anni di squalifica, rientra alle corse e alla bellezza di 40 anni vince la novantunesima edizione della Tre Valli Varesine. Negli ultimi anni di carriera riesce ancora a vincere alcune classiche italiane come la Coppa Agostoni, termina l'attività agonistica il 16 ottobre 2022 sulle strade di casa alla Veneto Classic, concludendo con un trentesimo posto alla veneranda età di 51 anni.