Pezzali, Renga e Nek, tris d'assi in concerto

Lunedì, 22 Gennaio 2018. Nelle categorie Primo Piano, Musica, Eventi, Notizie

Pezzali, Renga e Nek, tris d'assi in concerto

Noi "duri da battere"

Una festa anni Novanta. Anche se le canzoni che riempiono il concerto abbracciano quasi 30 anni, è quello il riferimento temporale del tour di Max Pezzali, Nek e Francesco Renga che ha debuttato al palasport di Casalecchio-Bologna. Le origini della carriera di Max sono all’inizio del decennio con gli 883. Nek è esploso nel 1996-97 ma ci stava provando da un po’. Allora Renga aveva una carriera rock con i Timoria (peccato che trascuri completamente quel repertorio) e il successo da solista lo ha visto al giro del millennio. 
 
Il concerto che ha dato il via al trio d'assi ha visto generazioni unite dai cori, l'interazione fra i tre, il divertimento. Nek imbraccia basso e chitarra e rimprovera agli altri le scarse conoscenze musicali; i due ironizzano sulla sua fissazione per i dettagli di quel certo suono. Lo spettacolo parte col trio assieme e con la nuova «Duri da battere», il pezzo da cui è nato il progetto che diventerà un disco dal vivo e un programma tv. Da lì in poi è ricerca nel passato. A formazione variabile: in trio, a coppie, come solisti. Una performance che ha proposto 37 brani cantanti dall'inizio alla fine per i fan che li seguono da sempre e ostica: nel pubblico c’è anche chi è fan di uno solo dei tre e degli altri conosce poco. Ha funzionato invece la ricerca di un terreno comune negli arrangiamenti, che ha portato le tre visioni del pop a incontrarsi in un mondo dove si sente il peso delle chitarre. Le voci. Nek e Renga hanno un’estensione che Max non si può permettere. E allora finisce spesso in secondo piano quando eseguono le stesse parti. C’è più equilibrio quando le armonizzazioni, vedi i brani del medley acustico, li portano su strade diverse.
A nineties party. Although the songs that fill the concert span almost 30 years, this is the time reference of the tour of Max Pezzali, Nek and Francesco Renga who made his debut at the Casalecchio-Bologna stadium. The origins of Max's career are at the beginning of the decade with 883. Nek exploded in 1996-97 but he was trying for a while. Then Renga had a rock career with the Timoria (pity that completely overlook that repertoire) and the success of the soloist saw him in the turn of the millennium.

The concert that started the trio of aces has seen generations united by the choirs, the interaction between the three, the fun. Nek embraces bass and guitar and scolds others for the lack of musical knowledge; the two are ironic about his fixation for the details of that certain sound. The show starts with the trio together and with the new "Duri da battere", the piece from which the project was born, which will become a live album and a TV program. From then on it is research in the past. With variable training: in trio, in pairs, as soloists. A performance that has proposed 37 songs singers from beginning to end for the fans who have always followed them and obstinate: in the audience there are also those who are fans of just one of the three and the others know little. Instead the search for a common ground in the arrangements worked, which brought the three visions of pop to meet in a world where the weight of the guitars is heard. The voices. Nek and Renga have an extension that Max can not afford. And then it often ends up in the background when they perform the same parts. There is more balance when the harmonisations, see the tracks of the acoustic medley, take them on different paths.