La Favola di Marcello Fonte - Miglior Attore al Festival di Cannes
Dalle periferie al Palmares di Cannes
Il vero vincitore è lui, Marcello Fonte, e ne siamo contenti, commossi e anche orgogliosi.
La mia vita è il cinema» dice Marcello Fonte, il protagonista di "Dogman" che ha incantato Cannes e conquistato il premio come miglior attore. L'urlo di Roberto Benigni " MARCELOOOO!!!" e la dice tutta. Il calore e l'amore dei colleghi.
Non si può non volergli bene. Dalle baraccopoli di Archi, zona periferica di Reggio Calabria, al palco di Cannes e al suo Palmares dove troneggiano attori del calibro di Marlon Brando, Marcello Mastroianni, Gianmaria Volontè e tanti altri.
Arrivato a Roma a 19 anni ha fatto ogni mestiere, dal sarto all'imbianchino, dal barbiere alla comparsa. Anche sul set di Gangs of New York, di Martin Scorsese («ma avevo capito scozzese»), come testimonia la foto accanto a DiCaprio («Se l’è fatta fare da Daniel Day-Lewis senza sapere chi fosse», precisa Garrone) che ha rischiato di incontrare l’altra sera al party Amfar. Attore e regista. Ai tempi dell’occupazione del Teatro Valle ha conquistato la platea con la lettura del suo curriculum. «È il fantasista della squadra, con il suo tocco chapliniano ha portato grande umanità», sostiene Garrone. La palma, dice Marcello, è di tutti: di Matteo («è il mister sportivo e leale, si gioca tutti insieme»), di Edoardo Pesce (Simoncino), e della piccola Anita Baldari Calabria. E anche di suo padre che non c’è più. «Si è preso cura di noi con l’arte di arrangiarsi». La porterà al Nuovo cinema Palazzo dove lavora come custode e abita. Magari accanto al ritaglio di giornale che gli ha fatto più piacere. Non il Guardian o Le Monde, ma la Gazzetta del Sud. Per una volta, dice, della sua Calabria si parla perché vince.