Giornata mondiale della felicità, concetto difficile da definire ma semplice da ottenere
La ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità
Pronti a sorridere? Oggi mercoledì 20 marzo, è la Giornata Mondiale della Felicità. Un data non causale, considerata la coincidenza con l’Equinozio di primavera: giornata simbolo della rinascita della natura, quando le ore di luce aumentano, le temperature si fanno più calde e i colori tornano ad accendersi influenzando positivamente l’umore di tutti. Felici, insieme. È il claim scelto nel 2024 per il Happiness Worl Day che si celebra ogni 20 marzo dal 2013. "In questo momento di incertezza e conflitti, il tema di quest'anno ci ricorda che la felicità duratura deriva dal sentirsi connessi agli altri e dall'essere parte di qualcosa di più grande", spiegano gli organizzatori della Giornata, coordinati da Action for Happiness, un movimento no-profit di persone provenienti da 160 Paesi.
La Giornata internazionale della felicità è stata istituita nel 2012 con una risoluzione dall'Assemblea Generale dell'Onu per promuovere il benessere collettivo di tutte le persone attraverso politiche pubbliche che tengano conto che lo scopo fondamentale dell'umanità è la ricerca della felicità.
Cosa si può fare di concreto per rendere felici se stessi e gli altri? Bastano gesti semplici: ascoltare realmente ciò che le persone dicono, senza giudicare; offrire supporto a un membro della famiglia o un collega; dispensare commenti positivi a più persone possibili, magari non solo nella giornata dedicata alla felicità; condividere con gli altri una storia incoraggiante. Il risultato potrebbe essere sorprendente, come ricevere... un sorriso inaspettato. Avere una famiglia o degli amici che ti stanno vicino e ti vogliono bene è importante, perché suscita una sensazione di serenità e allegria. Molti associano la felicità al successo, altri alla ricchezza, oppure al dono o alla libertà.