Festival di Venezia, quando la moda spacca!
Spacchi ombelicali sul Red Carpet
In principio fu Belen Rodriguez, la grande madre di tutti glispacchi mozzafiato. Ricordiamo bene una storia di abiti sexy, di farfalline inguinali, di dibattiti interminabili sulla presenza o meno di biancheria intima di ultima generazione. Il tutto sul palco di Sanremo nel 2012, dove l'apparizione della showgirl argentina in un indimenticabile abito azzurro e rosa sancì la definitiva affermazione di Fausto Puglisi, lo stilista ideatore dell'iconico dress dal chilometrico spacco che a tanti dibattiti ha dato il via.
Presto la moda di esibire sul tappeto rosso sempre più centimetri di pelle inguinale è deflagrata - e forse degenerata - pericolosamente. Fino ad arrivare, addirittura, sul più prestigioso dei red carpet, quello del Festival del cinema di Cannes. Dove, solo pochi mesi fa, la lanciatissima modella Bella Hadid ha dato scandalo in una memorabile comparsata, appena fasciata nei punti giusti (forse nemmeno tutti) da un abito di seta rossa firmato Alexandre Vauthier. Ora lo "scandalo" si ripete - al quadrato - alla Mostra del Cinema di Venezia. Dove, solo ieri sera, a catturare l'attenzione nemmeno troppo morbosa dei fotografi sul red carpet della proiezione di The Young Pope di Paolo Sorrentino sono stateGiulia Salemi e Dayane Mello. Ovvero la persiana della scorsa edizione di Pechino Express e la modella brasiliana di un paio diBallando con le stelle fa.
La prima in un arancio acceso, la seconda in rosa shocking con cinturone silver. Ma a shockare sono stati più che altro i loro vertiginosi spacchi. Profondi suppergiù fino all'ombelico. Arrivate a braccetto dello stilista Matteo Evandro Manzini, le due si sono sperticate in una serie di contorsionistici volteggi, con l'evidente e un po' goffo scopo di esibire l'esibibile. E di buttare benzina sul fuoco.