Apple Pay anche in Italia, si potrà pagare con lo Smartphone
Funziona avvicinando l'iPhone o l'Apple Watch al POS dei negozi
Il futuro dei pagamenti sarà sempre meno cartaceo e sempre più elettronico. La Apple, allora, ha deciso di entrare a gamba testa anche nel business della circolazione monetaria, sviluppando un metodo innovativo per consentire ai propri clienti ciò che prima sembrava impossibile: mettere in cantina la carta di credito o di debito e pagare in negozio, tramite POS, semplicemente avvicinando il cellulare.
Si chiama Apple Pay ed è un sistema collegato direttamente alla carte elettroniche. Funziona avvicinando l'iPhone o l'Apple Watch al POS dei negozi che accettano pagamenti contactless (tenendo premuto il sensore Touch ID). Ma l'innovazione made in Cupertino consentirà di fare acquisti anche in app e siti con Safari, tramite l'iPhone, iPad o MacBook Pro.
Come specificato sul sito della Apple, il sistema Pay è attualmente già attivo in 14 Paesi (dall'Australia agli Stati Uniti, passando per UK, Francia, Spagna e Svizzera), ma presto sbarcherà anche nel Belpaese. Infatti, i partner bancari dell'operazione hanno già provveduto ad avvertire gli affiliati della novità in arrivo. La Unicredit, ad esempio, ha inviato una mail ai suoi clienti, in cui tuttavia non si specifica la data di attivazione: "Apple Pay è l’innovativa modalità che ti permetterà di pagare con le tue carte UniCredit in modo semplice, veloce e sicuro. Con un tocco. [...] Tieniti pronto!".
Oltre a Unicredit, ad aver accettato la sfida della Apple c'è anche la Carrefour Banca, Visa, Mastercard e Boon (quest'ultimo non ancora attivo in Italia).
L'azienda di Cupertino, inoltre, ci tiene a specificare che il nuovo metodo di pagamento sarà sicurissimo per gli utilizzatori: "Visto che Apple non condivide mai i dati delle carte, i pagamenti con Apple Pay su iPhone, Apple Watch, iPad e Mac sono più sicuri e riservati" viene ribadito infatti sul sito del brand. In un'epoca in cui l'ombra lunga dell'hackeraggio si estende fino alle elezioni presidenziali americane, la sicurezza dei dati è la prima delle preoccupazioni dei consumatori.