17 maggio, nel mondo si celebra la Giornata Internazionale contro l'omotransfobia
Tante le iniziative in Italia e all'estero
Riconosciuta da Unione europea e Nazioni Unite, in oltre 130 Paesi del mondo oggi, 17 maggio 2022, è la giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia. In altre parole, la giornata in cui in cui istituzioni e la società tutta sono tenute a riflettere e organizzare iniziative per denunciare ogni atto di violenza, odio e discriminazione compiuto in nome dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere ai danni di persone omosessuali, bisessuali, transgender: IDAHOBIT è l’acronimo per International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia.
La data ha un grande valore simbolico: il 17 maggio 1990, ovvero «solo» 22 anni fa, l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie. E quindi, finalmente, si riconosceva che l’orientamento sessuale fa parte dell’identità di ognuno di noi, e che non dipende da alcuna “patologia” o “devianza”. Però restava ancora molto da fare contro pregiudizi e discriminazioni ai danni di chi, semplicemente, non è eterosessuale. Una risoluzione del Parlamento Europeo, nel 2007, istituì dunque questa giornata in tutta l’Unione Europea. E in Italia la celebriamo dal 2008: il 17 maggio di quell’anno Marcella di Folco, prima donna transgender al mondo a ricoprire una carica pubblica (fu eletta nel consiglio comunale di Bologna), fu ricevuta dal presidente Napolitano. Per una volta, in tema di diritti civili, possiamo vantare un primato.
Da allora, in Italia, il presidente della Repubblica riceve i rappresentanti delle associazioni LGBTQAI+ e rilascia un discorso in cui si condanna ogni discriminazione, si ribadisce il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione e della diversità come valore che arricchisce la società. «La ferita inferta alla singola persona offende la libertà di tutti» si leggeva nel bel discorso di Sergio Mattarella dell’anno scorso. L'appuntamento è nato per iniziativa di Louis-Georges Tin, curatore del "Dictionnaire de l'homophobie", per sensibilizzare l'attenzione su violenze e discriminazioni subite dalla comunità Lgbtq+ in tutto il mondo. Lo slogan dell'edizione 2022 è "Our Bodies, Our Lives, Our Rights" ("I nostri corpi, le nostre vite, i nostri diritti", ndr). Quest'anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: "Questa Giornata internazionale chiede l'attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l'uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili".
"Nella giornata mondiale contro l'omofobia la biofobia e la transfobia il nostro impegno ancora più determinato ad approvare il Ddl Zan". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.
Tante le iniziative in Italia e all'estero.