Vaccino Covid, l'annuncio di Putin: «Russia lo ha registrato»
"Registrato: mia figlia lo ha già provato"
Era nell'aria. Anzi di più, imminente. Sono settimane, infatti, che a tutti i livelli dell'apparato di potere russo - governo, enti statali, pubblica amministrazione - si dichiarava volentieri a mezzo stampa che il vaccino sarebbe stato registrato presto. Ma per il tap-in finale, ovviamente, si aspettava lui. Lo zar. Che come sempre - mago dell'effetto speciale - non ha deluso. Così, Vladimir Puttin, nell'annunciare al mondo che la Russia è arrivata prima nella corsa al vaccino, ha tirato in ballo persino «una delle sue figlie» sostenendo che «ha preso parte ai test e sta bene». Insomma, è sicuro e funziona. La mossa di Putin suscita però, legittimamente, una salva di dubbi, all'estero come in patria. Perché lo sviluppo del vaccino (nome di battesimo: Sputnik V, niente meno) è avvenuto a tempo di record. «Il punto - afferma il ministro della Sanità americano Alex Azar - è avere un vaccino sicuro per gli americani e per il mondo, non essere i primi».
Grande entusiasmo e nuove speranze si fanno strada per sconfingere il Coronavirus. Il vaccino dovrebbe essere disponibile da gennaio 2021.