NORCHIA - LA CITTA' PERDUTA - NASCOSTA NELLA VEGETAZIONE IN PROVINCIA DI VITERBO
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Una città fantasma nascosta nella vegetazione nel Viterbese, vicino a Vetralla, Norchia "la città perduta".
Percorredo una strada mulattiera ed avventurandosi nella folta vegetazione boschiva si trova la necropoli rupestre di Norchia, dove ritroviamo ben visibili resti di origine preistorica, etrusca, romana e medievale nascosti dalla natura.
La presenza di un centro abitato almeno sino al Medioevo è testimoniata da alcuni resti del borgo, di un castello e di una chiesa risalente al IX secolo d.C. e costruita su un preesistente tempio etrusco-romano. Sono ben visibili anche i resti di una porta d’accesso e il tracciato della via Clodia che si inoltra per circa 400 metri tra quegli edifici ancora in piedi. Quelle che un tempo erano tombe vennero usate in epoca medievale come abitazioni e come ricoveri, sotto gli attuali edifici si trovano costruzioni di epoche precedenti che qualcuno, si spera, deciderà un giorno di recuperare.
La città di Norchia era situata lungo la via Clodia, strada romana tra la Cassia e l’Aurelia impiegata in tempi remoti per il trasporto di merci verso Roma, da cui dista 55 chilometri. La città fu fondata nel IV secolo a.C. e raggiunse il massimo splendore sotto la dominazione etrusca fino al III secolo a.C. e da allora è rimasta nascosta nella vegetazione dei boschi.
Gli abitanti della zona, contrari al turismo di massa, non hanno mai pensato di rimettere in luce un sito di tal splendore ma di costruire un poligno di tiro adiacente, si.
Chi si avventura da queste parti, magari aiutati dalle mappe presenti sui cellulari, si troverà davanti un luogo tutto da scoprire pieno di fascino e storia, come ad esempio una tomba sulla quale è raffigurata una sfinge egizia (o aliena), la quale ad oggi è avvolta in un totale mistero.
Andarci ne vale proprio la pena.
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