Manchester, allarme allo stadio Old Trafford
In realtà era una beffa
Era una beffa, un falso allarme la presunta bomba che doveva esplodere allo stadio del Manchester, ma, nel frattempo, l'ordigno ha fatto scattare l'allarme ed evacuare in poco tempo i 75mila dell'Old Trafford poco prima dell’ultima di Premier League tra lo United e il Bournemouth era “un dispositivo da addestramento”, dimenticato in una toilette dello stadio da un’azienda privata durante una precedente esercitazione antiterrorismo con cani anti-esplosivo. Un dispositivo che gli esperti hanno definito “incredibilmente realistico ma non funzionante”: somigliava molto a un ordigno vero e proprio, insomma, ma non era una bomba. L’ammissione arriva dalla polizia ed è stata rivelata dalla Bbc, che ha riportato anche le parole del sindaco di Manchester Tony Lloyd, che chiede una inchiesta urgente per far luce su quello che non ha esitato a definire un vero e proprio “fiasco”. “E’ inaccettabile”, ha affermato Lloyd, chiedendo sia fatta piena luce per scoprire come questo sia successo, perché è successo e chi ne è responsabile.
L’allarme bomba era stato lanciato qualche minuto prima del match, previsto per le 16, dopo che la polizia aveva trovato un cellulare collegato a un tubo del gas nei bagni nella zona nord-ovest dello stadio. Nel pomeriggio di domenica gli artificieri hanno fatto brillare il dispositivo con una esplosione controllata.
La partita di domenica 15 maggio verrà recuperata martedì 17 alle 20. Il Manchester United, la squadra di casa, rimborserà tutti i biglietti e consentirà l’ingresso gratuito allo stadio domani sera ai tifosi di entrambe le squadre in possesso del tagliando per l’incontro di ieri. Dalle prime stime, l’incidente potrebbe costare allo United 3 milioni di sterline.