Lotta Covid in Gran Bretagna, multa di 5mila sterline a chi cerca di partire senza motivo
Diventa legge il divieto di viaggio dal Regno, con maxisanzioni
La terza ondata di coronavirus mette in allerta il Regno Unito, che blinda ulteriormente le frontiere. Il divieto già imposto in questi mesi ai britannici - in forza del terzo lockdown nazionale anti Covid - di viaggiare all'estero se non per ragioni essenziali e debitamente giustificate è infatti diventato legge. La norma prevede maxi multe da 5mila sterline per chiunque cerchi di lasciare il Paese verso una qualsiasi destinazione estera in assenza di "giustificato motivo". Le vacanze saranno vietate fino alla fine di giugno.
L'indicazione è stata inserita nel testo legislativo di proroga dei poteri d'emergenza legati alla pandemia sottoposto al Parlamento dal governo di Boris Johnson, come sottolinea la stampa del Regno Unito nel primo anniversario del primo lockdown nazionale imposto sull'isola esattamente il 23 marzo 2020.
La norma s'inserisce nella più generale stretta ai confini (che comprende anche la quarantena cautelare obbligatoria in hotel sorvegliati per chiunque rientri oltre Manica da una trentina di Paesi più a rischio) introdotta dal governo Tory per cercare di limitare il rischio d'importazione o di re-importazione delle più temute varianti del coronavirus, dopo essere riuscito faticosamente a riportare ai minimi il numero di decessi e di ricoveri dilagati nei mesi scorsi nel Paese a causa dell'ultima ondata dell'infezione alimentata dalla cosiddetta variante inglese: ondata che ora sta imperversando in varie nazioni dell'Europa continentale come la Germania.
Il premier e i ministri dell'Interno e della Sanità, Priti Patel e Matt Hanckock, avevano del resto già indicato più volte come "illegali" i viaggi non giustificati da esigenze gravi da e per il Regno sin dall'inizio del terzo lockdown.