Lino Banfi e la malattia della moglie: "Ho chiesto al Papa di pregare per farci morire insieme"
La moglie Lucia Lagastra è affetta da Alzheimer
Dietro il sorriso di chi ha passato la vita a far sorridere gli altri, ci sono spesso grandi sofferenze. Celate, per lo più, tenute private e custodite con estrema riservatezza. Così è stato per Lino Banfi, che da anni convive con il dramma della malattia della moglie Lucia Lagastra, affetta da Alzheimer. Ma ora il «nonno Libero» di Un medico in famiglia ha svelato un po’ di questo dolore, scrivendo una lettera a sua moglie che è stata pubblicata dal settimanale Intimità.
Una lettera intima, ma profondamente rivelatrice, nella quale l’attore ottantacinquenne confessa il più doloroso dei pensieri: l’impossibilità di continuare a vivere senza avere accanto la donna che ha camminato con lui per oltre 60 anni.
«Ho scritto a papa Francesco», si legge nella lettera: «Ho chiesto al Santo Padre quello che mi hai chiesto di chiedere precisamente. Gli ho raccontato il tuo desiderio, quello di andarcene insieme, nello stesso momento, tenendoci per mano come abbiamo fatto sempre nella nostra vita».
Morire insieme, quindi, così come hanno vissuto. Una richiesta pesante anche per il Pontefice che però all’attore ha inviato una risposta: «Il Papa mi ha detto che non ha il potere di farci andare, anche se io e te non potremmo vivere senza l’altro, lui pregherà per noi».
Lucia e Lino si sono conosciuti da ragazzini a Canosa di Puglia e si sono sposati nel 1962. Per 60 anni lei è stata sempre accanto a lui, nei momenti di successo, in quelli bui e nella rinascita professionale. Poi, qualche anno fa si è ammalata di Alzheimer, una malattia neurologica degenerativa, e i ruoli si sono capovolti.
Una situazione di cui - comprensibilimente - l’attore ha parlato raramente. Solo qualche mese fa si era aperto con Mara Venier, a Domenica in: «Un po’ di tempo fa mia moglie mi ha chiesto: “E se un giorno non ti dovessi più riconoscere?”. Le ho risposto stringendola: “Vorrà dire che ci presenteremo di nuovo”». E poi ha aggiunto con la consueta ironia: «Lucia ha sempre fatto un po’ più di confusione e mi dice: “Oddio dobbiamo morire tutti?”. Io voglio talmente bene a questa donna che le ho detto "Lucia, guarda, la maggior parte della gente che muore sono uomini quindi non ti preoccupare, a voi donne tocca dopo"».
Parole, però, velate di tristezza: «In questi giorni lei mi fa delle domande: perché non troviamo un sistema per morire insieme? Perché se muori prima tu, io non ce la faccio. Abbiamo avuto l’esempio di molte coppie, compresa quella di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, che non hanno resistito a lungo lontani..».