L'ultimo addio a Lando Fiorini, oggi i funerali
L'esequie saranno celebrate nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere
Corone di fiori, piccoli cuori di stoffa e lacrime nella Città Eterna. Roma, che per il menestrello di Rugantino è stata «madre, moglie, amante», saluta Lando Fiorini nella camera ardente allestita in Campidoglio (oggi alle 11 i funerali nella chiesa di Santa Maria in Trastevere). Sul maxischermo scorrono le istantanee di una vita, tra pubblico e privato, con le sue canzoni più celebri in sottofondo.
Lando Fiorini avrebbe compiuto 80 anni a gennaio, era malato da tempo. Sposato dal 1964 con Anna Ghezzi, lascia due figli, Francesco (che da tempo ha preso le redini del locale Puff, fondato a Roma dal padre) e Carola.
Romano verace, nato nel quartiere di Trastevere nel 1938 da una famiglia numerosa, Lando Fiorini, all'anagrafe Leopoldo, raccontava senza remore di una infanzia difficile vissuta nell'Italia povera del secondo dopoguerra.
All'inizio degli anni Sessanta l'esordio fortunato al Cantagiro, nel 1962 si apre per lui il palcoscenico del Sistina, tempio del musical, dove gli affidano il ruolo del Serenante nella prima edizione del Rugantino di Garinei e Giovannini, che rimarrà sempre un suo cavallo di battaglia. Da lì il successo, fatto di tanta radio e tanta tv con spettacoli e anche sigle per programmi (indimenticabile Cento Campane sigla dello sceneggiato Il segno del comando).
Gli anni Settanta e Ottanta sono particolarmente felici per la sua carriera, che lo vede partecipare anche a Canzonissima e a Un disco per l'estate, recitando anche come 'attor giovane' in uno spettacolo di Erminio Macario.
Tifosissimo della Roma calcio, è rimasto sempre un interprete appassionato della canzone romana, che ha sostenuto anche con il suo locale, il Puff, aperto nella capitale nel 1968 nella storica via dei salumi, sempre a Trastevere, dove ha lanciato anche tanti importanti colleghi, da Enrico Montesano a Lino Banfi, Leo Gullotta, D'Angelo, Mattioli.