L'Italia si riattiva, 15 regioni diventano gialle: le nuove disposizioni
Ripartono le attività all'aperto, dallo spettacolo alla ristorazione
Dopo oltre un mese con l'Italia tutta arancione o rossa, tornano le zone gialle e il paese punta alla ripresa. Ripartono le attività all'aperto, dallo spettacolo alla ristorazione. Il coprifuoco rimane alle 22. Gli studenti di tutte le scuole e le università tornano in presenza, tranne che nelle zone rosse. Dal 15 maggio riprendono a funzionare stabilimenti balneari e piscine scoperte. Il 1° giugno tocca alle palestre anche al chiuso, a luglio via libera anche alle Fiere. Per spostarsi tra le Regioni arriva un "pass", sul modello del 'green pass" europeo.
In zona gialla si trovano Abruzzo, Marche, Umbria, Basilicata, Molise, Campania, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, le province di Bolzano e Trento, e Veneto. In arancione ci sono Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia. In rosso rimane la Sardegna.
Ecco nel dettaglio alcune delle misure annunciate che dovrebbero essere contenute nel prossimo decreto, in vigore da oggi:
Cosa si può fare in zona gialla
Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori; fino al 15 giugno, però, è possibile tra le 5 e le 22 un solo spostamento una volta al giorno verso un'abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Con i negozi già aperti, da lunedì via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto, anche a cena" nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce che il rientro a casa deve avvenire entro le 22. Le forze di polizia dovranno concentrare i controlli proprio nei locali, per il rispetto delle norme anticovid, e nelle zone della movida, per evitare assembramenti. I sindaci possono anche chiudere strade e piazze in determinate fasce orarie.L'apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive. I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Lunedì è anche il giorno in cui riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all'aperto. E' obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso.Sempre da lunedì si torna a fare qualsiasi tipo di sport all'aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per la riapertura delle piscine, all'aperto, bisognerà attendere il 15 maggio mentre per le palestre il 1 giugno. Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Dal 26 nuove regole anche per la scuola: infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In presenza anche esami e tesi di laurea nelle università.
Cosa si può fare in zona arancione
La novità principale introdotta dal decreto riguarda gli spostamenti: possono entrare e uscire dai comuni e dalle province tutti coloro che saranno muniti delle "certificazioni verdi Covid 19": quella di avvenuta vaccinazione o di guarigione, entrambe valide 6 mesi, o l'esito di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. In zona arancione è sempre consentito spostarsi per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. E' inoltre possibile, nel comune di residenza, andare a trovare una sola volta al giorno parenti e amici, in massimo 4 persone oltre ai minori conviventi. I negozi sono aperti mentre bar e ristoranti restano chiusi, possibile solo l'asporto o la consegna a domicilio. E' possibile svolgere attività sportiva all'aperto in forma individuale ma non sono consentiti né gli sport di contatto né quelli di squadra. Per la scuola, valgono le stesse regole delle zone gialle: infanzia, elementari e medie in presenza, superiori almeno al 70%. Anche qui, all'università esami e tesi di laurea in presenza.
Cosa si può fare in zona rossa
Ci si potrà spostare anche dai territori con le massime restrizioni, sempre con uno dei tre certificati: vaccinazione, guarigione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Sempre consentiti anche gli spostamenti per lavoro, necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non è possibile andare a trovare parenti o amici una volta al giorno, come in zona arancione o gialla, mentre si può uscire di casa per svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione e attività sportiva in forma individuale. I negozi sono chiusi, ad eccezione delle attività essenziali, così come i bar e i ristoranti per i quali è possibile l'asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio. Quanto alla scuola, infanzia elementari e medie sono in presenza al 100% mentre per le superiori deve essere garantito almeno il 50% e fino ad un massimo del 75%. Per le università, infine, anche in zona rossa è previsto lo svolgimento degli esami e delle sessioni di laurea in presenza.
Milano in 'giallo' riparte, traffico in netto aumento
Riparte Milano nel primo giorno di ritorno al 'giallo', almeno dal punto di vista degli spostamenti automobilistici. Da ben prima delle 7, infatti,nelle circonvallazioni e sugli assi viari che portano verso ilcentro si registra "un traffico sostenuto - conferma la PoliziaLocale - con un deciso aumento del volume rispetto ai giorniprecedenti". Lungo la tratta Cenisio-Garibaldi, verso il Centrodirezionale, tra il Cimitero Monumentale e la stazione, siregistra anche qualche coda ai semafori. Nel lunedì che vede le prime riaperture di locali pubblici edi attività chiuse da tempo, il capoluogo lombardo, compliceforse anche i timori sulla capienza dei mezzi pubblici espressida più parti nei giorni precedenti, torna a spostarsi in auto. Con Area B disattivata ma Area C attiva, e c on le linee giallee blu relative al parcheggio ancora liberamente occupabili.
A Roma varchi d'accesso alle zone della movida
Con il passaggio in zona gialla e con le nuove misure anti-covd scattano da oggi a Roma controlli più stringenti delle forze dell'ordine nelle aree pedonali normalmente punti di ritrovo della movida, come Pigneto, Campo de Fiori, Trastevere e San Lorenzo. In queste zone, con particolare attenzione per piazza Trilussa, la statua di Giordano Bruno e piazza Madonna dei Monti, ci saranno dei varchi, presidiati dalle forze di polizia che ne monitoreranno l'afflusso di persone. In caso di assembramenti, quindi, scatteranno le chiusure delle zone. Questo il piano messo a punto durante l'ultimo tavolo tecnico presieduto dal questore di Roma, Carmine Esposito, dopo una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Sorvegliati speciali anche i mezzi di trasporto (bus, metropolitane e stazioni) più vicine a scuole e Università, dove sempre da oggi si tornerà in presenza. Anche qui l'ordine è quello di controllare l'afflusso per evitare assembramenti.