Il Texas uccide il condannato minorato mentale

Mercoledì, 08 Agosto 2012. Nelle categorie Cronaca

Lo Stato può uccidere anche un minorato mentale, almeno in Texas.

La condanna a morte di Marvin Wilson è stata eseguita. L'uomo, ritardato mentalmente, è

stato dichiarato morto dalle autorità locali nella notte.

"Abbracciate mia madre e ditele che le voglio bene - sono state le sue ultime parole - Portami a casa Gesu', portami a casa Dio". La Corte Suprema ha respinto poche ore prima dell'iniezione letale l'ultimo tentativo di appello dei legali di Wilson. "La

corte - affermava l'appello - deve fermare questa esecuzione crudele e incostituzionale di un uomo mentalmente ritardato".

La condanna e' stata eseguita alle 6.27 di questa mattina (le 23.27 di ieri sera in Italia) nella prigione di Huntsville, alla presenza di sei persone, familiari e amici della vittima.

Wilson aveva 53 anni e un quoziente intellettivo di 61, sotto la media accettata di 70. E proprio sul suo ritardo mentale gli avvocati hanno cercato inutilmente di fare leva.

Wilson è stato condannato nel 1994 per la morte di Jerry Williams, un informatore della polizia, che lo aveva indicato come spacciatore di droga. Il suo complice nel crimine, Terry Lewis, è stato condannato all'ergastolo, dopo che la moglie ha testimoniato contro Wilson, riferendo che lo stesso Wilson le aveva detto di aver premuto il

grilletto. Wilson ha sempre dichiarato di non aver commesso l'omicidio.

Nel 2002 la Corte Suprema (Atkins vs Virginia) ha proibito l'esecuzione dei

ritardati mentali, dichiarandola contraria all'ottavo emendamento della Costituzione, che vieta pene crudeli e inusitate. La Corte ha però lasciato agli stati la decisione su come determinare chi rientra nella categoria dei ritardati mentali.

Lo Houston Chronicle scrive che nel 2004 la corte d'appello del Texas ha stabilito che un ritardato mentale come quello del personaggio 'Lennie' del romanzo di John Steinbeck 'Uomini e topi', "i cittadini del Texas non vorrebbero che fosse condannato a morte. Ma i texani accetterebbero che una persona il cui deficit mentale dà diritto a ricevere assistenza dai servizi sociali sia invece esentata dall'esecuzione di una pena?".

Nel romanzo, Lennie era il bracciante di un ranch: generoso, ingenuo, infantile, ma dotato di enorme forza fisica e affetto da ritardo mentale. Una serie di circostanze lo portava a uccidere, con una mossa violenta quanto non davvero voluta, la nuova del padrone della fattoria. E per evitare la vendetta del marito della vittima nei confronti di Lennie, il suo migliore amico, George, un altro bracciante, lo uccideva in un epilogo drammatico quanto sofferto.

"Prima del caso di Wilson, non avevo idea che uno Stato come il Texas si rifacesse a un personaggio creato da mio padre - ha detto Thomas Styeinbeck, figlio di John Steinbeck - come riferimento per stabilire se qualcuno con infermità mentale possa vivere o meno. Sono sicuro che se mio padre fosse qui sarebbe arrabbiato e offeso nel vedere il suo lavoro usato in questo modo".