Green Pass rimodulato, cosa può variare dal 31 marzo
Dal primo aprile non sarà più necessario nei locali all’aperto
Per il 31 marzo 2022 è fissata la fine dello stato di emergenza, con l’eliminazione delle ultime restrizioni. Dopo un lungo dibattito all’interno della maggioranza, il premier Draghi ha confermato: “La situazione epidemiologica è in forte miglioramento grazie al successo della campagna vaccinale e ci offre margini per togliere le restrizioni residue alla via di cittadini e imprese”. Ora l’attenzione è puntata sul green pass e sono previste alcune importanti novità.
Dal 31 marzo, infatti, potrebbe decadere l’obbligo del certificato verde, ma più probabilmente verrà rimodulato in base all’evoluzione della pandemia. Il green pass verrà definito in base all’andamento dei contagi e a seconda del tipo di situazione in cui ci si trova. Nessun taglio netto, dunque, ma un percorso graduale verso la rimozione.
L’ipotesi valutata in questi giorni dall’esecutivo è quella di stilare un percorso a tappe: in primo luogo l’eliminazione del super green pass per ristoranti e bar all’aperto, poi negozi e uffici pubblici. Successivamente, l’estromissione in altre circostanze, dai locali al chiuso a cinema e teatri. Il piano, inoltre, prevede inoltre il passaggio dal certificato verde rafforzato a quello base, con il “ritorno” del tampone. La progressività potrebbe coinvolgere anche i luoghi di lavoro, con l’estensione dell’obbligo almeno fino al 15 giugno, data che indica inoltre la fine dell’imposizione vaccinale per gli over 50.
Molto dipenderà dalla curva dei contagi: negli ultimi giorni è stato registrato un freno nella discesa dei casi positivi e dei ricoverati in terapia intensiva. “Metteremmo fine all’obbligo del green pass rafforzato gradualmente e continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”, ha dichiarato Draghi.
Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, in una recente intervista ha annunciato: “L’obbligo del green pass per gli over 50 rimane fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, e sulla quale io personalmente sono d’accordo, è di trasformare prima del 15 giugno il green pass rafforzato in certificato verde base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone”.
E ancora: “Nei prossimi giorni il Governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio cronoprogramma, certamente dal 1 aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive. Fin da subito ci saranno delle situazioni dove il green pass non sarà necessario. Ad esempio gli spazi all’aperto, nei bar e nei ristoranti, da aprile non sarà più necessario richiedere il green pass. E poi arriveremo a una estate senza più restrizioni”.
”Domani sarà un giorno da ricordare per i tanti pazienti ricoverati nei reparti di degenza dei nostri ospedali e per le loro famiglie. Si potrà infatti tornare a far visita ai propri cari per almeno tre quarti d’ora al giorno. Dopo due anni, finalmente, un altro segnale concreto di ritorno alla normalità, consapevoli che il calore umano e l’affetto di un familiare sono una delle migliori cure per tutti coloro che in questi mesi sono stati costretti ad affrontare in solitudine dolori e sofferenze”, aggiunge il sottosegretario alla Salute.