Gina Lollobrigida: "Sono stata truffata"
Javier Rigau le ha fatto firmare un atto di matrimonio a sua insaputa
Ingenuità o dare troppa fiducia a chi non la merita? Gina Lollobrigida ha pagato caro il suo fidanzamento con lo spagnolo Rigau, con qui risultava sposata a sua insaputa. Truffa e falso ai danni di Gina Lollobrigida, 88 anni: sono le accuse contestate a Francisco Javier Rigau, un catalano di 46 anni con il quale l'attrice attraverso una falsa procura risulterebbe coniugata. Oggi la Lollobrigida, testimone e parte lesa nel processo conseguente alla querela presentata da lei il 18 aprile del 2012, ha ricordato la vicenda in tutti i suoi particolari.
«Mi portò da un notaio dicendo che dovevo firmare un atto per la causa civile contro un avvocato spagnolo che io ritenevo responsabile degli attacchi mediatici contro di me. In quella sede lui non parlò mai di matrimonio, altrimenti quell'atto glielo avrei strappato davanti. Era scritto in spagnolo e io l'ho solo firmato senza sapere che quella era una falsa procura a contrarre matrimonio», ha spiegato l'attrice.
Lollobrigida è parte offesa nel processo per truffa: Rigau Rofols la avrebbe sposata con l'inganno, sfruttando la sua firma per una falsa procura. «Ho conosciuto Rigau nel 2004, a una festa di beneficenza a Montecarlo - ha raccontato ai giudici l'attrice, rispondendo alle domande del pm Claudia Terracina - Ci siamo frequentati per un pò di tempo. Nel 2006 abbiamo deciso di sposarci. Mi fidavo e avrei voluto organizzare un matrimonio in pompa magna a New York. Volevo cambiare pagina, perché ero in un momento brutto della mia vita e avevo dei problemi. Quando ho capito che stavo sbagliando, ci ho ripensato e al telefono dissi a Rigau che non intendevo più farlo». Sul suo rapporto con lo spagnolo, la stessa Lollobrigida ha chiarito di non averlo conosciuto prima del 2004, se non in qualche isolata circostanza in cui l'aveva incontrato in occasione di ricevimenti e feste, o addirittura nel 1986, quando lui gli avrebbe chiesto una foto dopo un'apparizione alla televisione spagnola.
«Io e Rigau eravamo due estranei, non c'era alcuna intimità, lui era molto discreto, ci vedevamo solo in occasioni pubbliche. Io lavoravo a Roma e lui stava a Barcellona. Gli dissi al telefono che non se ne faceva niente, e poi commentai la notizia con una agenzia di stampa che mi aveva contattato dicendo che era stato lui a chiudere. I giornali si sono divertiti fare gossip mentre io ho sempre protetto la mia vita privata. Quel giorno tagliai tutti i rapporti con Rigau e solo anni dopo, leggendo internet, appresi che avevo sposato una persona coinvolta in tantissime truffe. Io ero una delle truffate». Una scoperta, quest'ultima, che spinge la Lollobrigida a sporgere querela nei confronti di Rigau.
«Continuava a dire che era ricco - sottolinea l'attrice - e nel 2010 mi fece vedere persino un testamento in cui diceva che, essendo sofferente di cuore, voleva lasciare tutto a me e niente alla sua famiglia. Venne pure a Roma con questo testamento, che non aveva alcuna firma, né quella del notaio né quella sua. Lì c'era scritto che era sposato con me. Ho girato quel documento al mio avvocato». Ancora, l'artista, proseguendo nella sua esposizione, focalizza l'attenzione sui rapporti che a suo dire ci sarebbero stati tra Rigau, suo figlio e con una sua assistente. «Venni a sapere che Rigau era in contatto con mio figlio e con una donna, che lavorava come mio assistente e da avvocato a Roma. Non so perché, ma erano in rapporti tra loro», ha affermato la Lollobrigida.