Gianluca Vacchi guai finanziari per il "Re dei social"
Pignorate ville e barche per 10 milioni
Dodici milioni di follower non bastano a sostenere il peso di dieci milioni di debiti e le banche stringono la morsa sui possedimenti di Gianluca Vacchi, noto al popolo di Instagram per la sua vita passata tra yacht, belle donne, feste senza fine, balletti e addominali scolpiti.
Per mancati pagamenti sono diventati esecutivi i pignoramenti di beni e azioni del re dei social network: barche, ville e azioni (anche di un golf club). Beni che dovrebbero garantire il mancato rimborso di un finanziamento per una decina di milioni alla sua finanziaria First Investments, che il Banco Bpm si è portato in pancia dopo la fusione degli istituti di Milano e Verona. L'origine dei mali finanziari di Vacchi sarebbe proprio quel prestito da una decina di milioni, datato 2008 ed entrato in sofferenza già nei mesi scorsi. Il Fatto Quotidiano riassumeva un anno fa che all'istituto veneto sono state restituite le prime due rate, per complessivi due milioni di euro, poi Vacchi avrebbe smesso di pagare: la terza rata, per 2 milioni di euro, che era in scadenza il 31 dicembre 2015 non è stata rimborsata. E da lì sono partite le azioni esecutive della banca.
La fortuna economia di "Mister Enjoy" è legata al colosso bolognese del packaging Ima che proprio in questi giorni ha chiesto la quotazione in Borsa per la controllata Gima Tt, attiva nel confezionamento di sigarette che non bruciano tabacco, avendo ricevuto importanti commesse da Philip Morris. Ima controlla Gima Tt al 70% e stando ai piani il controllo dovrebbe rimanere nella disponibilità della capogruppo anche successivamente alla quotazione.