E' morta la regina Elisabetta, cosa cambia nella gestione della corona britannica
La sovranna si è spenta a 96 anni dopo 70 di mandato
Giovedì 8 settembre 2022 passerà alla storia come il giorno della morte di Elisabetta II. E' stata la regina più longeva di sempre (meglio di lei solo il Re Sole, Luigi XIV, che rimase al trono 72 anni e 110 giorni, ma era il 1600): a giugno aveva festeggiato il Giubileo di Platino, ovvero i 70 anni di regno. Si è spenta all'età di 96 anni nel castello di Balmoral. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Le prime parole di Re Carlo III: “Un momento di enorme tristezza”.
Su Buckingham Palace sventola la bandiera a mezz'asta e centinaia di persone in lacrime si stanno radunando senza sosta davanti al Palazzo, deponendo mazzi di fiori. Come da "operazione London Bridge is down" (il protocollo previsto per la dipartita della Sovrana), il periodo di lutto per la morte di Elisabetta II durerà 10 giorni, fino ai funerali: in questa fase saranno rinviati eventi sportivi, saranno allestiti maxischermi in tutte le principali città del Paese per seguire la copertura mediatica. Tra qualche giorno, seguendo l'”operazione Unicorno”, il corpo della regina sarà trasferito da Balmoral a Edimburgo e da lì a Londra.
Le fasi successive alla morte della regina Elisabetta II del Regno Unito, erano state predisposte da un minuzioso piano chiamato “London Bridge”: si occupa della successione al trono ma anche di come organizzare il periodo di lutto per le istituzioni britanniche. Il lutto dovrebbe durare fino ai funerali, ma anche dopo le conseguenze della morte della regina non saranno finite, anzi, e saranno molto concrete per il paese. Per esempio bisognerà iniziare un lungo processo di sostituzione delle sue effigi, simboli, sigilli che compaiono su oggetti di uso comune come monete, banconote, passaporti e francobolli, tra le altre cose.
Innanzitutto, la Banca d’Inghilterra ha rassicurato sulla validità del corso delle sterline con l’effige di Elisabetta II, ma dopo i funerali è atteso un annuncio che fornisca dettagli su come cambieranno banconote e monete. Come anticipato dal Telegraph, dovrebbe passare un po’ di tempo prima che comincino a circolare le sterline marchiate con il volto del successore della regina, suo figlio Carlo, già diventato re con il nome di Carlo III. La Zecca Reale infatti deve prima sottoporre i progetti al Cancelliere dello Scacchiere, cioè il ministro dell’Economia, e poi le scelte fatte devono essere approvate anche dal re.
Le monete con l’effige di Elisabetta II cominciarono a circolare solamente un anno dopo la sua ascesa al trono. Con ogni probabilità, il profilo di Carlo III nelle monete sarà rivolto verso sinistra, cioè nella direzione opposta rispetto a quello della regina, che sulle monete attualmente in circolazione guarda verso destra: quest’alternanza nella direzione dei profili è una tradizione che va avanti dal Settecento. La stessa sorte toccherà all’effige della regina sui francobolli e sulle onorificenze militari: il Telegraph scrive che Carlo potrebbe aver già posato per i ritratti necessari a fare da modello.
Dovranno essere sostituite anche le cassette della posta, che sono piuttosto diffuse nel Regno Unito, anche se ormai poco utilizzate. Tradizionalmente sono delle colonnine rosse con una fessura, e hanno impresso il sigillo reale, che nel caso di Elisabetta era costituito dalla corona di Sant’Edoardo e un monogramma con le lettere “E” e “R”, che stanno per Elizabeth e Regina. Carlo III adotterà il proprio, che comparirà poi sui documenti ufficiali del re, sulle cassette della posta e anche sugli elmetti della polizia.
Un aspetto non irrilevante del Regno Unito che è già cambiato con la morte della regina è l’inno: non è più God Save the Queen, “Dio salvi la regina”, ma God Save the King, “Dio salvi il re”. L’inno declinato al maschile verrà suonato pubblicamente durante la proclamazione del re, in programma nei prossimi giorni da un balcone del St. James’s Palace, residenza reale a Londra.