Crisi di Governo, cinque giorni di trattative: Draghi vuole dimettersi
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni del premier
Tutti i ministri hanno tributato un lungo applauso a Mario Draghi dopo l'annuncio della volontà del premier di rassegnare le sue dimissioni, dopo lo strappo del M5s, che non ha votato al Senato la fiducia sul decreto Aiuti. Subito dopo il ministro del Lavoro Andrea Orlando avrebbe sollecitato un "ripensamento", ma lo stesso Draghi avrebbe chiuso la riunione per recarsi poi dal presidente Mattarella che ha respinto le dimissioni e ha rinviato il premier alla Camere per "effettuare, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata".
L'annuncio delle dimissioni del premier italiano, Mario Draghi, fa il giro del mondo come breaking news di tutte le principali agenzie di stampa, dalla francese Afp alla tedesca Dpa, fino all'austriaca Apa. La notizia viene rilanciata anche dalla Bbc, che apre il sito sulla crisi di governo in Italia. E anche dal mondo della politica italiana e internazionale arrivano i commenti alla crisi di governo.
L'Europa guarda all'Italia "con preoccupato stupore", dice Gentiloni. "Totale incredulità per gli sviluppi politici" dal presidente di Confindustria Bonomi. Ipotesi M5s: "Ritirno dei nostri ministri prima di mercoledì".
"Ora ci sono cinquegiorni per lavorare affinché il Parlamento confermi la fiducia al Governo Draghi e l’Italia esca il più rapidamente possibile dal drammatico avvitamento nel quale sta entrando in queste ore". Lo scrive su Twitter Enrico Letta.
Occorre “un forte messaggio di continuità, di impegno ad andare avanti e a cercare di far sì che questo Paese che aveva trovato una chiave giusta in questi ultimi per riuscire ad andare avanti non perda questo filo e non s’infili, invece, in una condizione che rischia di essere una condizione nella quale perdiamo facilmente la bussola. Io penso che questo impegno dobbiamo prendercelo”, ha aggiunto il segretario Pd.