Carabiniere ucciso a Roma: l'autopsia rivela 11 colpi di baionetta
Le lacrime della moglie Rosa Maria: «Non è giusto, lui era il mio tutto»
Sono state undici in totale le piaghe di baionetta inferti da Elder Finnegan Lee al vice brigadiere Mario Cerciello Rega causandogli la morte. E' quanto rivela l'autopsia svolta sabato all'istituto di medicina legale della Sapienza. In un primo momento i colpi che hanno raggiunto il carabiniere sembravano otto ma l'esame autoptico ha individuato altri tre fendenti. Cerciello Rega è deceduto a causa della forte emorragia. Il brigadiere si era sposato 43 giorni prima. La moglie in lacrime: «Gli avevo detto di non uscire, ma lui era coraggioso». «Me l’hanno ucciso. In una notte, dopo tanti sacrifici, me l’hanno portato via. Non è giusto. Senza di lui, io non ce la faccio».L'arma è stata portata dagli Usa.
Proseguono intanto le indagini dell'Arma. Individuato il pusher che ha venduto aspirina al posto della droga ai due californiani arrestati per l'omicidio dei vice brigadiere. Proprio per "rifarsi" della truffa subita, i due statunitensi avrebbero derubato l'uomo che gli aveva indicato dove trovare la droga, per poi chiedergli 100 euro e un grammo di cocaina per la riconsegna dello zaino. L'uomo avrebbe quindi dato l'allarme al 112. Quando i due americani si sono trovati di fronte i carabinieri ne è nata una colluttazione che ha portato all'uccisione del vice brigadiere.
Una folla composta si è radunata in Piazza del Monte di Pietà dove si tiene la camera ardente del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Il feretro verrà poi trasferito a Somma Vesuviana, nel Napoletano, paese d'origine del carabiniere, dove lunedì alle 12 ci saranno i funerali.