Ambra Angiolini e la bulimia: "Una voragine che avevo dentro"

Martedì, 28 Marzo 2023. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Ambra Angiolini e la bulimia:

"È come avere un tumore all'anima"

Ambra Angiolini è tornata a parlare della bulimia. In una lunga intervista ha ripercorso la sua carriera, ha raccontato di aver sofferto per tanti anni del disturbo alimentare, praticamente dall'adolescenza fino all'età di 27 anni, quando è nata la prima figlia Jolanda. "È come avere un tumore all'anima", ha spiegato l'attrice e cantante.
I problemi di bulimia Nel libro "InFame" Ambra Angiolini aveva racconta i suoi problemi di bulimia e nell'intervista ha detto: "La bulimia ha reso il mio corpo colpevole di essere diventato diverso rispetto a quello con cui ero diventata famosa. Un giorno in aeroporto vedo una rivista con la mia faccia. Titolo: 'Ambra scoppia di successo', e 'scoppia”'era tra virgolette. Poi vado in autogrill e la signora delle pulizie mi dice: 'Ma va, mica sei grassa'. Ho capito che gli effetti di questa situazione erano sotto gli occhi di tutti".

Un processo personale "Non c'è una cura immediata, uguale per tutti: è un processo personale che va attraversato fino in fondo. Se ti anestetizzi, la malattia diventa te e non te la levi più di dosso", ha spiegato Ambra, ricordando che la sua famiglia non l'ha mai lasciata sola: "Mia madre mi lasciava bigliettini ad altezza vomito. O delle canzoni. Lì per lì mi facevano sentire in colpa poi è stato importante sentire che non c'era giudizio, che per lei io non ero la mia malattia. Ho cominciato a pensare che la bulimia fosse qualcosa da cui potevo allontanarmi".


La nascita della figlia Ambra ha raccontato che la sua guarigione è passata anche dalla nascita di sua figlia: "Jolanda ha riempito un vuoto. Quando me la sono trovata dentro la pancia ho sentito che quel pezzo d'amore che cercavo ovunque in realtà era dentro di me. Questa però è solo la mia storia: non è che fare figli salvi dai disturbi alimentari".

La separazione da Renga L'ex teen idol di "Non è la Rai" ha rivelato: "L'adolescente di T’appartengo è sempre qui, con tutte le cose giuste o sbagliate che sente". Mentre la fine della relazione con Renga ha segnato il suo percorso artistico che l'ha portata a fare l'attrice, mostrandosi per quello che è: "Durante la separazione da Francesco, un lutto vero, fu soprattutto Michele Placido a offrirmi la chiave: nel suo film Sette minuti ho potuto far vivere la mia rabbia".