Addio a Bud Spencer

Martedì, 28 Giugno 2016. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Addio a Bud Spencer

Aveva 86 anni. Eroe degli spaghetti western con Terence Hill

Si è spento all'età di 86 anni il gigante buono del cinema, Bud Spencer è morto ieri pomeriggio a Roma. Attorno alle 18.15. In ospedale era circondato dall’affetto dei suoi familiari ai quali ha detto le sue ultime parole: un semplice «grazie». Aveva 86 anni e ne avrebbe compiuti 87 il prossimo 31 ottobre. Poco dopo le ore ventidue di ieri sera un laconico messaggio compariva sulla pagina Facebook dell’attore firmato dalla famiglia Pedersoli: «Con il nostro più profondo rammarico, dobbiamo dirvi che Bud è in volo verso il suo prossimo viaggio».

E pensare che è stato uno degli attori più vitali del nostro cinema. Da quasi cinquant’anni. E, prima di diventare celebre nel cinema, aveva mosso i suoi primi passi nel nuoto. Arrivando a gareggiare e vincere medaglie in un paio di Olimpiadi. Fino ai Giochi del 1960. Ma quando si ha la stazza di Carlo Pedersoli il passo verso il successo è breve. Ha fatto l’operaio, il bibliotecario, il segretario d’ambasciata come nelle leggende delle star americane. Come disse in un’intervista «Ho fatto tutto tranne il fantino». E infatti nel 2005 si era perfino candidato con Forza Italia a sostegno di Storace governatore del Lazio. Ha sposato Maria Amato (la figlia del grande produttore Peppino Amato) e ha messo al mondo i primi due figli. Ha scritto perfino canzoni ottenendo un discreto successo. Ma è solo nel 1970 che arriva la grande celebrità nel cinema con la coppia formata insieme a Terence Hill. Girano lo spaghetti-western «Lo chiamavano Trinità...», per la regia di E.B. Clucher, diventato nel tempo un vero e proprio film cult, non solo in Italia: in Germania in particolare, ha riscosso un grandissimo successo. L’anno seguente arriva la consacrazione definitiva con il sequel del film «...continuavano a chiamarlo Trinità», sempre con lo stesso regista, che riesce a replicare il successo al botteghino in tutta Europa, elevando Bud e Terence al rango di star internazionali. Bud Spencer sperimenta anche altri generi cinematografici: il thriller, lasciandosi dirigere da Dario Argento in «4 mosche di velluto grigio» e il dramma di denuncia civile «Torino nera» di Carlo Lizzani, ma ovviamente il successo è sicuramente minore rispetto alla popolarità internazionale che riguarda le innumerevoli pellicole che lo accoppiano a Terence Hill come «...più forte ragazzi!», «...altrimenti ci arrabbiamo!» e «Porgi l’altra guancia» che si piazzano immancabilmente ai primi posti dei film più visti nelle sale cinematografiche italiane. Sei anni dopo il successo dei due «Trinità», i due tornano ad essere diretti da E.B. Clucher in «I due superpiedi quasi piatti» (1977), riscuotendo ancora una volta un buon successo di pubblico.

Negli anni successivi girano altri due film insieme, «Pari e dispari» e «Io sto con gli ippopotami», un altro film cult, diretto da Italo Zingarelli. Sempre nel 1979, Bud riceve il premio Jupiter come star più popolare in Germania. L’anno seguente torna al genere western dieci anni dopo l’ultima esperienza con la pellicola «Occhio alla penna». Nel 1999, pochi giorni dopo il trionfo di Roberto Benigni a Los Angeles nella notte degli Oscar per «La vita è bella», nella classifica degli «attori italiani più famosi del mondo» Bud Spencer occupa il primo posto, seguito da Terence Hill al secondo.

A una decina d’anni dal loro ultimo film insieme («Miami Supercops - I poliziotti dell’8ª strada», del 1985), nel 1994, dopo diversi progetti andati a vuoto, la coppia si riunisce (senza troppa fortuna) sul set di «Botte di Natale», un western diretto dallo stesso Terence Hill. Nel frattempo però, Bud Spencer riscuote un grande successo con le serie televisive «Big Man», «Detective Extralarge» e «Noi siamo angeli». Nello stesso anno fa un cameo nel film di Pieraccioni «Fuochi d’artificio». Nel 1989 riceve il Telegatto per «Big Man», ritenuto il miglior telefilm italiano della stagione. Nel 1992 si aggiudica un Telegatto per «Detective Extralarge», e un altro assieme a Terence Hill per l’altissimo share dei film della coppia trasmessi in tv nel 1991. L’ultima sua apparizione in tv risale al 2010 nella fiction di Canale 5 «Delitti del cuoco». Fino alle ultime ore. Quando il figlio Giuseppe ha detto che «non ha sofferto, aveva tutti noi accanto». Amato fino all’ultimo respiro.